Ci svegliamo spontaneamente alle sette, dopo una tranquilla e lunga dormita. Anche oggi fuori ad attenderci c'è uno splendido sole. Finora l'Islanda non si è rivelata quella terra grigia e piovosa che avevamo tanto temuto. Durerà?!
Vista la bella giornata decidiamo di affrontare un pezzo del celebre sentiero Fimmvordhals. Uno dei dieci più belli del mondo secondo il National Geographic... mica pizza e fichi insomma. Il sentiero parte dalla piattaforma d'osservazione posta sopra alla cascata Skogarfoss, una delle più fotogeniche di tutta l'isola. Il percorso segue il fiume in tutte le sue anse e regala altre cascate, distese brillanti di verde e la vista in lontananza del ghiacciaio. Sotto il ghiaccio riposa
aleripe
15 chapters
16 Apr 2020
August 01, 2014
|
Vik
Ci svegliamo spontaneamente alle sette, dopo una tranquilla e lunga dormita. Anche oggi fuori ad attenderci c'è uno splendido sole. Finora l'Islanda non si è rivelata quella terra grigia e piovosa che avevamo tanto temuto. Durerà?!
Vista la bella giornata decidiamo di affrontare un pezzo del celebre sentiero Fimmvordhals. Uno dei dieci più belli del mondo secondo il National Geographic... mica pizza e fichi insomma. Il sentiero parte dalla piattaforma d'osservazione posta sopra alla cascata Skogarfoss, una delle più fotogeniche di tutta l'isola. Il percorso segue il fiume in tutte le sue anse e regala altre cascate, distese brillanti di verde e la vista in lontananza del ghiacciaio. Sotto il ghiaccio riposa
l'impronunciabile Eyjafjallajokull. Sì, proprio colui che nel 2010 tanti danni ha arrecato ai viaggiatori di mezzo mondo.
Purtroppo poco dopo il tempo si guasta e il sentiero si fa più impervio. Una combinazione che non ci aggrada per niente. Torniamo perciò indietro e ci rimettiamo in viaggio verso Vik. Ed è proprio su questa strada che Ale inciampa su uno dei suoi rarissimi errori di pianificazione. L'intenzione è quella di raggiungere il relitto di un aereo americano atterrato in emergenza negli anni '70 sulla spiaggia adiacente al deserto Solheimasandur e mai rimosso. Non avendo un mezzo a quattro ruote motrici dobbiamo affidarci ancora una volta alle nostre gambe. Tuttavia quella che doveva essere una tranquilla passeggiata si trasforma presto in una interminabile scarpinata in un deserto di sabbia nera senza alcun punto di riferimento. Quando diventa chiaro che non troveremo mai il relitto, stremati e delusi cerchiamo di tornare alla macchina. La riuscita della qual cosa non è così scontata dato che in tutte le
direzioni ci sono solo dune, dune e ancora dune. Con un po' di fortuna, tre ore dopo averlo lasciato sul bordo della strada, raggiungiamo il nostro camperino. Intanto ormai piove abbondantemente.
Con i piedi distrutti, non ci resta che continuare verso Vik. Barbara ne approfitta per dormire un po', ma si sveglia subito quando decidiamo di ingozzarci con un bell'hamburger con patatine nell'immancabile grill. Dopo una visita alla celebre spiaggia nera decidiamo che è giunto il tempo di tuffarci nelle calde e rassicuranti acque della piscina geotermica. Non c'è niente di meglio dopo una giornata del genere! Notiamo che l'obbligo di fare la doccia preparativa senza costume viene sistematicamente ignorato dagli altri turisti, che si rifiutano per pudore di rispettare questa usanza locale. A noi non sembra corretto e ci uniformiamo agli islandesi in totale nudità. All'inizio è un po' strano, ma poi non ci si fa quasi più caso.
Ultima tappa, per occupare un po' il tempo, è la visita a uno dei pochi negozi di souvenir che abbiamo incontrato. Prezzi folli e, come sempre, merce di dubbia utilità. Passeggiamo tra tappeti di renna, maglioni lavorati a mano dai colori più sgargianti, magliette con scritte in bilico tra l'ironico e il volgare, e persino una scatoletta contenente l'aria di montagna islandese. Decidiamo che è proprio il caso di conservare le nostre corone per qualcosa di più... autentico!
Il brutto tempo ha fatto calare presto la luce e così è giunto il momento di attrezzarsi per la notte. Prendiamo posto in un parcheggio libero vicino alla spiaggia, insieme con altri temerari che passeranno la notte in macchina. Giusto il tempo di scaldare una veloce zuppa liofilizzata agli asparagi e crolliamo in un sonno freddo e umido.
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